Un problema ventennale dal quale nasce una nuova opportunità per la tua azienda
Un megatrend demografico catastrofico
Secondo i recenti report migratori dell'Istat (2019 - 2020), negli ultimi 10 anni quasi 1 milione di giovani ha lasciato l'Italia per recarsi all'Estero per cercare lavoro. Almeno il 50% di questi era già laureato e l'età media è di 25 anni alla partenza. Il dato più imbarazzante? Forse il fatto che i tentativi di trovare lavoro nel proprio Paese sono sempre in calo e si lascia l'Italia sempre più giovani, forse sintomo di una scarsa fiducia nelle aziende nostrane o il terrore verso l'abuso dello strumento della somministrazione anche nei cosiddetti "colletti bianchi".
Dati geografici regionali sorprendenti
Da dove si emigra di più tra le Regioni italiane? Ovviamente se tirassimo ad indovinare penseremmo al Sud Italia ma ecco l'errore.
La regione leader per cancellazioni anagrafiche a vantaggio dell'Estero è la Lombardia seguita da Veneto e Sicilia, Lazio e Piemonte. Tassi più contenuti si rilevano nelle Marche Con gran sorpresa, al termine della lista si riscontra che le regioni con il tasso di emigratorietà con l’estero più basso sono esattamente Basilicata, Campania e Puglia. C'è anche da dire che avvengono numersi rimpatri ma la bilancia è sempre negativa e continua ad esserlo sempre più progressivamente dall'inizio del 2000. Intanto sia nel settore pubblico che quello privato in Italia, continuano esodi e pensionamenti alle volte necessari anche per innovare l'ambiente di lavoro e provare a portare nuove competenze. Con l'avvento del Covid però, mentr il settore privato continuava anche se più lentamente ad assumere, il settore pubblico sempre preferito, è rimasto parzialmente scoperto e fermo nelle nuove assunzioni. Questo fenomeno, assieme all'emigrazione ha creato un vero e proprio vuoto di candidati per mansioni d'ufficio.
I provvedimenti del Governo in materia
Agevolazioni per le aziende e lavoratori
Come si evince dal portale dell' Agenzia delle Entrate, si è voluto creare un regime fiscale speciale per favorire il rientro dei cervelli.
È un regime di tassazione agevolata temporaneo, riconosciuto ai lavoratori che trasferiscono la residenza in Italia (articolo 16, comma 1, Dlgs n. 147/2015).
E' applicabile quando sussistono due presupposti:
- il lavoratore non è stato residente in Italia nei due periodi d’imposta precedenti il trasferimento e si impegna a risiedervi per almeno due anni
- l’attività lavorativa è svolta prevalentemente nel territorio italiano.
Per i contribuenti che si trovano in tali condizioni, nel periodo d’imposta in cui la residenza viene trasferita e nei successivi 4, il reddito di lavoro dipendente (o a esso assimilato) e di lavoro autonomo prodotto in Italia concorre alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30% dell’ammontare ovvero al 10% se la residenza è presa in una delle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia.
I benefici si applicano per altri cinque periodi d’imposta ai lavoratori con almeno un figlio minorenne o a carico e a quelli che diventano proprietari di almeno un’unità immobiliare residenziale in Italia dopo il trasferimento o nei 12 mesi precedenti. Per il periodo di prolungamento, i redditi agevolati concorrono alla formazione dell’imponibile per il 50% del loro ammontare ovvero per il 10% in caso di lavoratori con almeno tre figli minorenni o a carico.
A quanto pare questo nuovo regime fiscale sta producendo effetti molto lenti e gran parte dei rimpatriati, espatria nuovamente. Perché?
Quando le agevolazioni non bastano
Il biennio 2019-2021 è iniziato con un forte flusso di rimpatri principalmente favorito dalla perdita di posti di lavoro e dal diffuso clima di incertezza economica. Nonappena nelle economie in crescita come l'Irlanda, la Spagna, l'Ungheria, la Repubblica Ceca e la Polonia hanno ripreso le assunzioni a gonfie vele, gran parte di quel flusso migratorio è tornato all'Estero.
Secondo diversi sondaggi condotti sugli expat che hanno fruito del regime fiscale, un provvedimento temporaneo di agevolazione fisclae non basterebbe a colmare alcune lacune strutturali e di seguito ne elechiamo alcune:
- Inadeguatezza del ruolo contro esperienze pregresse all'Estero;
- Cultura aziendale poco internazionale;
- Scarsa innovazione e digitalizzazione dei tool e sistemi a disposizione;
- Scarsa informazione pregressa sulle mansioni da svolgere al rientro contro ruoli estremamente complessi o segmentati all'Estero.
Sembrerebbe dunque che sia aziende che lavoratori necessitino di un lavoro di intermediazione al fine di:
- definire modelli di cultural fit e ricerca delle figure e soft skills adeguate all'azienda italiana;
- attività di consulenza per la modernizzazione dell'ambiente di lavoro e dei processi al fine di meglio accogliere i lavoratori rimpatriati e sfruttarne a pieno le potenzialità;
- Adeguazione di tool e processi interni;
- Operazioni di job marketing ed employer branding tailor made per il datore di lavoro.
Perché scegliere RED. Recruitment per rimpatriare talenti italiani all'Estero?
Essendo una azienda italiana di Ricerca & Selezione personale e fornendo servizi a multinazionali Fortune 100 e Fortune 500 abbiamo ben chiari i vantaggi ed i limiti dei sue mondi e siamo certi di poter svolgere un conreto lavoro di intermediazione culturale oltre che lavorativa per supportare la tua azienda ad acquisire i migliori talenti espatriati. Tutti i nostri consulenti hanno personalmente avuto esperienza in diverse nazioni e conoscono bene cosa vuole dire "andare all'Estero" e "tornare a casa".
1. Community e database
Con esperienza decennale spesa operando sui mercati del lavoro stranieri abbiamo arricchito la nostra community di followers e candidati italiani d'eccellenza in diversi campi come ad esempio l'Information Technology, l'Amministrazione e la Finanza e Contabilità. Siamo in costante contatto con loro e sappiamo anche chi tra loro vorrebbe tornare nel bel paese per motivi familiari, di carriera o altro. Allo stesso tempo godiamo di un database di migliaia di cittadini italiani e/o fluenti in italiano (es. stranieri) che magari anche senza agevolazioni, potrebbero rappresentare un valore aggiunto alla tua azienda.
2. Conoscenza dei datori di lavoro
Potrebbe sembrare banale ma proprio conoscendo i datori di lavoro nelle esperienze pregresse del candidato da rimpatriare, possiamo immediatamente individuare quali potrebbero essere le criticità relative all'inizio di un nuovo impiego nella tua azienda italiana. In questo modo, riusciamo facilmente ad essere prima di tutto un consulente per il ns. cliente ed il candidato per creare il perfect match tra aspettative del candidato ed il futuro cultural fit.
3. Conosciamo la tua industry
Sappiamo perfettamente che tra l'Italia e l'Estero ci potrebbero essere dei "gap" a vantaggio di entrambe, in termini di innovazione, processi e sistemi e siamo qui per supportarti per trovare non solo il tuo prossimo talento ma eventualmente anche "quel talento" che potrebbe essere l'elemento dirompente che stavi aspettando nella tua azienda per introdurre un CRM, un ERP o un processo di Continous iImprovement in modo efficiente ed evitare di coinvolgere costose società di consulenza o professionisti già sul territorio nazionale ad ogni step. In questo modo, puoi davvero godere dei vantaggi della formazione lavorativa ricevuta dall'expat all'Estero.
4. La necessità di assessments
Tornare in Italia dopo 5, 10 o 20 anni spesi all'Estero non è semplice ed un cambio drastico di impiego, stile di vita ed ambiente lavorativo richiede sicuramente decisione, resilienza e stabilità. Sopratutto con dei termini invitanti come gli sgravi fiscali ed in alcuni casi la prospettiva di un salario nominalmente più alto o di una migliore previdenza fiscale migliore, inizialmente molti candidati dimostrano una motivazione al trasferimento che poi risulta successivamente inconsistente, mettendo a rischio la business continuity in azienda. Per questo motivo, è nostra norma offrire nel pacchetto dell'operazione "Rimpatrio dei Cervelli" un vero e proprio assessment psicologico e psicometrico per verificare la resilienza e la capacità di adattarsi al cambiamento dei candidati.
6. Job Marketing
Dopo aver lavorato per diversi anni in una azienda multinazionale piena di etichete lavorative (AP, AR, Credit, Risk, GL, Treasury, Project Manager, Agile Coach) non è un caso che il candidato exapt non sia particolarmente attratto dal ruolo "impiegato amministrativo" o "addetto informatico". All'Estero e nelle multinazionali Fortune 100/500, molti ruoli sono segmentati e definiti diversamente. Molto spesso, potrebbero anche significare molta meno complessità nelle mansioni da svolgere ma questo lavoro di interpretariato richiede ottima conoscenza di questi due mondi lavorativi apparentemente molto distanti. Lascia a RED. Recruitment questo arduo compito per una vera ricerca ai raggi X del tuo nuovo talento da reimpatriare.
6. Assistenza ad ogni step
Quando hai finalmente individuato il candiato ideale che ha accettato l'offerta, non vuoi certamente lasciarlo solo e vanificare questa ricerca per delle difficoltà logistiche. Per questo motivo, RED. Recruitment offre gratuitamente al candidato tutta l'assistenza necessaria ed un servizio di informazione preventiva. RED. lavora, inoltre, con diverse aziende internazionali nel settore relocation per esser certi che il tuo nuovo talento possa apprezzare gli sforzi congiunti e si senta davvero il benvenuto in azienda.
Vuoi assumere dei lavoratori espatriati e fruire degli sgravi fiscali?
Contatta RED. Recruitment per una consulenza gratuita
I nostri consulenti sono pronti ad aiutarti ad individuare su quali profili ed aree geografiche puntare per supportarti nell'individuare i migliori talenti italiani all'Estero.
Grazie per aver contattato RED. Recruitment
Ti contatteremo a breve per ulteriori dettagli